2003-2020 La nostra storia in Diocesi

La Famiglia Monastica Francescana

è una piccola realtà monastica inserita nella diocesi di Ivrea.

Si pone sui passi di tanti che nella storia della Chiesa hanno scelto di seguire il Vangelo in una vita di preghiera, lavoro e fraternità, sui passi e nel carisma di Francesco e Chiara d’Assisi.

La regola

La Regola approvata dal Vescovo di Ivrea Mons. Arrigo Miglio, si delinea come una Forma di vita evangelica e umana che trova nel rapporto con il Signore l’unica ragione di essere. E’ il rapporto con Lui che si declina in primis nella preghiera e in seguito nella fraternità, nel lavoro, nell’accoglienza e nella testimonianza.

La preghiera scandisce il ritmo della giornata e da’ il respiro per vivere tutto alla presenza di Dio in comunione con tutti gli uomini.

Il lavoro è grazia per Francesco e Chiara d’Assisi, e così è vissuto dalle sorelle tanto in Monastero quanto all’esterno. L’ospitalità diviene occasione di confronto e crescita, la testimonianza in obbedienza ai Pastori, è annuncio del Vangelo.

La storia

Giunte stabilmente a Ivrea l’8 dicembre del 2003, per la solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, sr Valentina Mancuso e sr Serena Munari avevano incontrato più volte Mons. Arrigo Miglio nei mesi precedenti.

Chiamate dal vescovo di Ivrea, avevano potuto confrontare il carisma con la conformazione della Diocesi e sotto il discernimento del suo pastore.

Mons. Arrigo, entusiasta della forma di vita, ha accolto le sorelle proponendo loro l’ex casa parrocchiale di Lugnacco, a quel tempo abbandonata, come sede del Monastero.

Nel primo anno e mezzo, fino a maggio del 2005, le sorelle hanno abitato nella Casa di proprietà della Curia sita in via Warmondo Arborio, sede degli Uffici Pastorali della Diocesi, seguendo da settembre 2004 i lavori a Lugnacco. Hanno potuto così inserirsi nella vita diocesana da vicino. Ogni mattina la grazia della Celebrazione Eucaristica in Cattedrale, la comunione preziosa con le suore dell’Immacolata Concezione di Ivrea, il confronto impagabile con don Roberto Farinella, l’amicizia con gli Uffici Pastorali.

Nel settembre 2005, in obbedienza al vescovo di Ivrea (e con il confronto del canonista della Diocesi di Torino, Mons. Paolo Ripa di Meana) le sorelle hanno chiesto e ottenuto le dimissioni dall’Ordine e dalla Congregazione di appartenenza pur rimanendo in un rapporto di grande comunione e stima con le loro Madri e sorelle. Il 14 settembre, festa dell’Esaltazione della Croce, nella Chiesa Cattedrale di Ivrea hanno emesso la loro Professione Monastica Definitiva nelle mani del Vescovo Mons. Arrigo Miglio, alla presenza del carissimo Mons. Luigi Bettazzi, di don Roberto Farinella, Mons. Arnaldo Bigio, don Sergio Turato (diocesi di Padova), don Loris Cena, don Romano Salvarani, don Gianni Giachino e don Eligio Caprioglio. Molte le persone che hanno voluto partecipare alla bella funzione, tanto dalla città di Ivrea che dalla Valchiusella e dalla Diocesi di Padova e di Roma.

La costituzione in Associazione Privata di Fedeli “Famiglia Monastica Francescana”, sentito il parere dei canonisti, è sembrata la forma più appropriata al Vescovo Arrigo per la neonata Forma di Vita inserita ormai nel contesto diocesano.

Da un punto di vista spirituale dal 2002 al 16 aprile del 2010 le sorelle hanno avuto il privilegio di essere accompagnate dal cardinale Tomas Spidlìk, S.J., autentico starec, uomo di Dio e di comunione, punto di riferimento per Giovanni Paolo II e per il carissimo papa Benedetto XVI.

Giunte a Ivrea il confronto più assiduo è stato p. Elia Citterio della Diocesi di Alessandria, che dalla morte del caro p. Spidlik è divenuto loro padre spirituale.

Dal punto di vista della Formazione, sr Valentina Mancuso ha conseguito il baccalaureato in Teologia presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale a Molfetta.

Sr Serena Munari ha seguito negli anni di formazione diversi corsi biblici, liturgici e francescani con diversi frati e ordinari di facoltà teologiche e del Biblicum.

In questi anni

Monache chiamate all’unificazione del cuore in questi anni le sorelle hanno offerto la possibilità a tanti – singoli, coppie, famiglie e gruppi – di vivere una o più giornate in modo pienamente umano. Propongono a quanti si avvicinano al Monastero di unirsi al loro ritmo, scoprendo la possibilità di un quotidiano che rispetta il tempo autentico della vita. La preghiera indica la motivazione dell’esistenza in un dialogo profondo con Dio, il lavoro è collaborazione attiva e operosa alla creazione, la fraternità pone ciascuno in relazione vera con l’altro.

Il Vescovo Arrigo chiese di partecipare, quanto più il rispetto del carisma lo avesse permesso, alla vita diocesana con una presenza che si facesse comunione visibile e fosse segno di preghiera e di fraternità.

Di fronte alla domanda di un gruppo di adulti, il Vescovo diede anche indicazioni anno per anno per alcuni incontri mensili a carattere catechetico partendo dalla Parola, dando indicazioni di volta in volta sul tema trattato.

Con il consenso del carissimo p. Edoardo Aldo Cerrato, negli anni 2013-2014 questi incontri hanno avuto per tema la Mistagogia Eucaristica; mentre dal 2017 su mandato del vescovo le sorelle accompagnano un gruppo di giovani adulti per l’evangelizzazione nei luoghi informali della fede.

Ai gruppi del catechismo provenienti dalle varie parrocchie della Diocesi che si avvicinano in modo sempre più frequente, viene annunciato il Kerigma.  L’annuncio pasquale è proposto ai giovani, ai bambini e talvolta anche ai loro genitori per rimandarli poi all’approfondimento dei Vangeli e alla realtà della vita sacramentale che da lì ha origine.

L’accompagnamento delle coppie e dei singoli ha invece declinazioni sempre diverse. Le sorelle non parlano di direzione spirituale ma di accompagnamento. Consapevoli dei propri limiti e del rispetto dei cuori, talvolta all’uno o all’altra è stato indicato un riferimento spirituale nella figura di un sacerdote della Diocesi o delle Diocesi confinanti.

Non a tutte le richieste è stato possibile rispondere con una disponibilità, soprattutto per l’accompagnamento dei gruppi o di alcuni movimenti, ma a tutti è stata assicurata la preghiera.

Il lavoro

Nel settembre 2005 le sorelle trasferitesi ormai a Lugnacco hanno cominciato a cercare un lavoro che consentisse il mantenimento personale e quello della struttura concessa loro in Comodato d’uso gratuito. In comunione con il vescovo hanno iniziato a lavorare entrambe presso l’Istituto Salesiano di Ivrea come assistenti dopo scuola.

Dal 2005 sr Valentina Mancuso è assunta con contratto part time presso l’Istituto Salesiano Missionario Card. Cagliero; mentre dopo attento discernimento del nuovo pastore, Mons. Edoardo Cerrato, è stato chiesto a sr Serena Munari dal 2013 al 2018 di fermarsi in Monastero per poter garantire l’accoglienza e uno spazio di preghiera anche nei giorni infrasettimanali.

P. Edoardo Cerrato ha voluto altresì chiedere agli amici del Monastero un aiuto concreto per poter garantire il sostentamento ordinario della Comunità attraverso un’ Adozione del Monastero. La risposta è stata pronta e sufficiente.

Cosa ci si aspetta da noi? Questa la domanda posta dalle sorelle al loro Pastore. Il Vescovo p. Edoardo ha risposto con sicurezza: “Essere presenza di Francesco in diocesi!” secondo il carisma donato dal Signore.

Monastero di Lugnacco